Una realtà diversa

Ecco ora ci sono. Sono tornato dentro nel centro del mio essere.

Espatriare in quei luoghi paralleli mi è servito per rinfrancare lo spirito e l’anima. Ho rinfrescato la memoria non-cosciente su alcune questioni essenziali che – ammesso che se ne abbia consapevolezza – la quotidianità tende a soffocare.

Lì in quei luoghi – come ho già scritto in un altro post – perdono la loro consistenza le emozioni, la rabbia, e tutte quelle altre cose (inutili) per cui ci condanniamo e ci auto-logoriamo.

Lì ho capito che alcune questioni che mi stavano lacerando erano in realtà piccole banalità. Le ho viste insignificanti in confronto a quel Tutto così immenso e grandiosamente bello in cui ero immerso. Sentire sulla pelle dell’anima quel flusso d’amore primordiale ha riportato in superficie significati profondi sepolti in me chissà dove.

Mi ha fatto bene ri-osservare una realtà molto più reale di questa in cui noi tutti viviamo.

E adesso, mi tengo stretto dentro nel silenzio del cuore queste nuove rinnovate esperienze.

Grazie Cielo! Ne avevo bisogno…

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