Una strada è soltanto una strada, e abbandonarla non è un affronto né verso se stessi né verso gli altri, se ce lo chiede il nostro cuore. Ma la decisione di proseguire su una strada o di abbandonarla deve essere presa indipendente dalla paura o dall’ambizione. Posso dire di aver percorso strade molto lunghe nella mia vita, ma non sono mai arrivato da nessuna parte. Le strade sono tutte uguali, non portano da nessuna parte. Osserva la strada da vicino e senza fretta, provala tutte le volte che lo ritieni necessario e poi rivolgi a te stesso, e a nessun altro, questa domanda: Questa strada ha un cuore? Se ce l’ha è la strada giusta. Se non ce l’ha è inutile. Nessuna delle due porterà da qualche parte, ma una ha un cuore, l’altra non ce l’ha. Una rende il viaggio felice, e finché la seguirai sarete una cosa sola. L’altra ti farà maledire la vita.
(brano tratto da “Gli insegnamenti di Don Juan”, di Carlos Castaneda)
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Sì lo capisco che siamo troppo impegnati a curare l’immagine che vogliamo che gli altri vedano, ma fermarsi ogni tanto, anzi meglio, fermare tutto e chiedersi se la strada che stiamo seguendo è giusta, è molto più salutare che adoperarsi con tutto noi stessi per apparire in modo diverso da quello che siamo.
E poi… capisco anche che non è facile ascoltare la risposta che arriva dal cuore, se non altro perché siamo troppo impegnati e abituati a seguire la mente e le sue illusioni, con essa abbiamo sicuramente più confidenzialità, tanto che la crediamo l’unica e affidabile strada da seguire.
Ciascuno può esaminare la sua coscienza, qualunque essa sia, e chiedersi se l’attuale strada è felice e ha un cuore, oppure no.