Preferisco la notte.
La luce della notte – che puoi osservare se fermi lo sguardo in un punto nel cielo senza guardarlo direttamente – mi protegge, e così posso scivolare come un’ombra tra le ombre che lasciano i pensieri e le intenzioni.
Di giorno tutti sono più vulnerabili anche se siamo maestri nel mimetizzarci tra la folla o tra le cose.
Chi ha compreso che mettere tutto in dubbio non vuol dire necessariamente essere diffidenti del prossimo, chi è giunto alla conclusione di essere solo anche quando non lo è, preferisce il silenzio della notte perché sa che le risposte giuste non sono quelle che vedi, che senti e che tocchi, piuttosto possono essere trovate tra le ombre di ciò che non si è detto.