…dal film “Samsara” di Pan Nalin
Apo, un anziano monaco tibetano, prima della sua morte, scrive una lettera al discepolo Tashi – il protagonista del film – un giovane monaco che aveva vissuto per molti anni nello stesso tempio.
“Mi rendo conto adesso, che il mio cammino non è terminato, e tornerò nel ciclo della trasmigrazione delle anime, nel Samsara. So che prima o poi ci rincontreremo e spero vivamente che quando ci rivedremo, tu sarai in grado di dirmi quale sia la cosa più importante: correre a dietro a migliaia di desideri o conquistarne uno solo!
Ti auguro ogni bene e felicità.
Il tuo Apo”.
Il film inizia con la seguente domanda metaforica (scritta sotto una pietra):
“Come si può impedire ad una goccia d’acqua di asciugarsi?”.
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E finisce con questa risposta (scritta sotto un’altra pietra):
“Immergendola nel mare”.