I Premi Nascosti

Quell’odore tipico di legna umida bruciata era forte e quel profumo, come le esalazioni di un incenso orientale fatto con erbe rare per la contemplazione, aveva interrotto il flusso ordinario dei pensieri, riportandomi al periodo in cui ogni nuova sensazione era una rivelazione che accoglievo talvolta con stupore.

Quell’odore era potente, intenso, e la sua energia penetrava da ogni poro, e s’infilava nei canali sottili volando fino all’anima delle cose e della coscienza.

Con la memoria cristallizzata su quell’aroma di erbe arse e con lo sguardo che cercava di comprendere i colori e i riflessi del sole del primo mattino sulla pelle del mare lasciai che il ricordo dei sensi vagasse all’indietro nel tempo, fino a connettersi con i fumi di quelle giovanili sensazioni.

Presupposto essenziale per rivalutare il passato è fermare il presente. L’esperienza che si acquisisce ogni nuovo giorno può essere indispensabile per riformulare altre e più giuste interpretazioni dei fatti e degli eventi della vita.

In quell’attimo in cui sospendiamo il giudizio e l’azione del pensare si ferma, in bilico tra presente e passato, vi è un attimo in cui la mente si smarrisce, così ha l’opportunità di vedere quel pertugio da cui è possibile passare dietro le quinte della rappresentazione esteriore e prendere coscienza dell’intento e della volontà, non necessariamente delle persone.

Dentro quell’intercapedine, tra il presente e il passato, tra il razionale e l’irrazionale, tra una realtà nota e un’altra meno, ogni cosa assume una forma diversa dall’idea convenzionale che ciascuno si è fatta.

Dentro quel mondo parallelo puoi comprendere come tutto concorra ad insegnare, che non esistono vincitori e perdenti, ma che, al fine di crescere, esiste solo l’opportunità di migliorare e di imparare, come dalle vittorie anche dalle sconfitte. Oltre la felicità e/o la sofferenza c’è sempre qualcos’altro da apprendere. In un certo senso è come se la vita volesse, in ogni caso, premiare. Pertanto, si può solo ricevere il riconoscimento/premio che varia da caso a caso, da cuore a cuore.

L’entità del premio dipende da ciascuno, dalla propria natura, dalla propria essenza, dai propri pensieri, come dal proprio egoismo, o dagli scopi poco nobili. E dietro ogni premio c’è sempre un insegnamento che talvolta, grazie al nostro modo di essere superficiali, di correre dietro al superfluo, e alle distrazioni dal sé, può sfuggire.

Anch’io, come tutti, sono privilegiato, ho i miei premi da ricevere, ed ognuno di essi ha un proprio valore e, qualche volta, qualcosa di nuovo da insegnare.

 

8 Risposte a “I Premi Nascosti”

  1. ..vivere nel presente..gustarlo

    e volgere al passato solo il tempo per imparare e capire…

    crescere e maturare

    camminare e camminarsi dentro

    dentro un presente…

    come sempre bella riflessione

    un abbraccio

  2. “Dentro quel mondo parallelo puoi comprendere come tutto concorra ad insegnare, che non esistono vincitori e perdenti, ma che, al fine di crescere, esiste solo l’opportunità di migliorare e di imparare, come dalle vittorie anche dalle sconfitte. Oltre la felicità e/o la sofferenza c’è sempre qualcos’altro da apprendere. In un certo senso è come se la vita volesse, in ogni caso, premiare. Pertanto, si può solo ricevere il riconoscimento/premio che varia da caso a caso, da cuore a cuore.”

    Come è tutto vero…peccato accorgersi solo degli effetti collaterali che tutto questo comporta, e sempre molto “dopo”…

    Prossima settimana fatti una passeggiata in libreria, che spero troverai qualcosina…

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