“Per realizzare un sogno, bisogna essere svegli”

Navigando in rete la mia attenzione è rimasta impigliata tra le simpatiche maglie di questo slogan pubblicitario che recita: “Per realizzare un sogno, bisogna essere svegli”. Come tutti gli slogan ben considerati questa breve frase ha la capacità di esprimere un concetto in modo chiaro e semplice; e poi, ritengo che il suo significato, indipendentemente dalle varie interpretazioni che possono essere assegnate, è valido in ogni campo, e per questo mi ha dato lo spunto per scrivere il mio pensiero riguardo alle finalità che si pone questo sito.

Per completezza di informazione, la frase nel titolo reclamizza una campagna di borse di studio, a sostegno della creatività, sponsorizzata da un noto prodotto alimentare italiano in collaborazione con un prestigioso istituto di design italiano.

Non mi interessa il bando, ma lo slogan sì, ed ovviamente – come già scritto – per finalità diverse da quelle per cui è stato pensato.

 

E’ proprio vero: nella vita, per realizzare un sogno¹ bisogna essere svegli²!

Può sembrare paradossale, ed in effetti alla prima lettura è proprio il paradosso sui due punti, il sognare e al tempo stesso essere svegli, che formano la trama e l’ordito, ovvero l’intreccio della maglia che cattura l’attenzione.

(¹) Il primo punto della frasetta che mi piace analizzare è questo: qualsiasi cosa (comperare un’auto nuova, superare felicemente un colloquio di lavoro o la prova di un esame, un viaggio, e via dicendo) che desideriamo realizzare prima di tutto deve essere pensata, immaginata, meditata, appunto sognata e trasognata (anche ad occhi aperti), ovverosia bisogna caricare quel desiderio con quanta più energia (volontà ed intenzione) possiamo disporre. In pratica, quando il nostro pensiero è focalizzato su qualcosa che ci sta a cuore l’attenzione, che è impregnata di volontà e di intento, talvolta anche di disperazione (è una forma di energia), esercita una sorta di attrazione. E non credo sia importante dare un nome a questo processo che qualcuno ha chiamato “Legge dell’Attrazione”.

[banner size=”300X250″ align=”alignleft” corners=”rc:0″] Quanto esposto fin qui, presuppone un fattore essenziale, e cioè che bisogna “saper pensare”, la qual cosa non deve essere data per scontata. Se, per esempio, insieme al pensiero di volere realizzare un importante desiderio si affiancano pensieri con energia uguale e contraria (pensieri limitanti, paura, incertezza, poca chiarezza mentale) rischiamo di vanificare tutto, l’effetto sperato perde consistenza e il successo diventa più difficile da raggiungere. Le aspettative vengono così deluse e quello che resta sono senso di svuotamento per le enormi energie impegnate (sia quelle a favore che a sfavore), frustrazione e progressiva perdita di fiducia in sé. Insomma, bisogna immaginare la cosa desiderata come già avvenuta e partecipare all’evento in maniera più realistica possibile, perfino sentendone gli odori. Ma attenzione al filo sottile che separa l’atto di immaginare con quello di fantasticare. Si immaginano fatti e concetti possibili da realizzare, mentre quelli impossibili da realizzare, le cose più astruse, irreali e strampalate fanno parte della fantasticheria.

(²) Il secondo argomento è quello che, per centrare gli obiettivi oggetto del pensare o del sognare, bisogna essere consapevolmente svegli, in tutti i sensi e con qualsivoglia interpretazione data.

“Essere svegli” deve essere inteso come essere con la mente vigile e attenta, avere il controllo della vita quotidiana per non farsi trascinare da essa, saper disciplinare il turbinio dei pensieri e delle emozioni e, non ultimo, è importante mantenere l’armonia e la calma nelle circostanze più impegnative. Difatti, è facile mantenere la calma quando tutto fila liscio, il problema si pone quando dobbiamo dare il meglio nei periodi in cui tutto va storto. Purtroppo, il modello sociale istituzionale occidentale (scuola, religione, società) prevede l’insegnamento di molte materie, di regole e convenzioni sociali, ma nulla, o quasi nulla, è stato fatto per insegnare ad educare la mente a disciplinale il pensiero e calmare le emozioni che – ritengo – sono elementi fondamentali del saper vivere importanti quanto la matematica, la storia, l’informatica, e via discorrendo.

Un buon metodo per canalizzare in maniera efficace queste energie è quello di aiutare la mente, che da stimoli interni ed esterni formula i pensieri da cui nascono le emozioni, a rimanere vigile, calma e tranquilla, ovvero occorre fare in modo che essa, in modo naturale, emetta onde alfa (sono quelle emanate al risveglio o poco prima del sonno, oppure durante la meditazione) anche durante lo svolgimento di azioni ordinarie eseguite durante la normale attività quotidiana. Normalmente, in questa fase la mente emette onde beta, e in questo stato l’individuo può essere facilmente soggetto a collera, ira, sovrapposizione di pensieri vorticosi e scalmanati, tensione nervosa, e via dicendo, e sicuramente in tale stato è difficile pensare in maniera opportuna al sogno da realizzare. E per fare in modo che la mente, attraverso i pensieri, possa essere efficace l’unica via che conosco e che mi sento di suggerire è quella di praticare la meditazione. Da soli, leggendo i libri o ascoltando la musica che preferite, oppure in gruppo condividendo le esperienze altrui, la meditazione può davvero essere un grande contributo che con l’esercizio permette di fare chiarezza sulle questioni – talvolta oscure – che ci stanno a cuore.

Credo sia davvero importante, per noi stessi e per le persone che ci stanno intorno, fare qualcosa per consolidare la consapevolezza di essere responsabili come dei sogni anche delle illusioni in cui abbiamo creduto.

In conclusione, i fattori essenziali per realizzare al meglio i sogni sono: essere consapevoli e responsabili dell’azione del pensare; mantenere il controllo della nostra vita imparando a distaccarci dai fattori emotivi; canalizzare al meglio l’energia prodotta dalla volontà e dall’intento; imparare a sognare… da svegli!

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Una risposta a ““Per realizzare un sogno, bisogna essere svegli””

  1. Anche se non ci sentiamo, nei miei pensieri ci sei sempre…….
    Ciao mio caro Un Pensiero
    Un immenso abbraccio

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